Piacenza Fotogramma per fotogramma, sono stati resi noti i primi risultati dell’esperimento congiunto condotto dalla Regione Emilia Romagna con l’Università di medicina veterinaria di Vienna e l’Università di Sassari: è stata infatti osservata una prima interazione di un branco di lupi con una delle tre sagome (ricordiamo che si tratta di cani di pezza elettrificati, di cui la Gazzetta di Parma ha dato notizia lo scorso 21 gennaio) installate nel territorio montano piacentino.
Bore, i lupi tornano a far paura: uccisi altri due cani da caccia
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Il servizio territoriale Agricoltura, caccia e pesca di Piacenza della Regione ha fatto sapere che «almeno 4 lupi hanno “incontrato” il finto cagnolino e dopo qualche momento di studio (come si vede nei fotogrammi), hanno annusato il simulacro secondo i modelli comportamentali tipici dell’incontro tra canidi. Dopodiché, il lupo più audace ha dato prima un piccolo morso al pupazzo asportando parte del vero pelo di cane che gli era stato applicato per poi ghermire il pupazzo cercando di portarlo via, ma lasciandolo subito dopo, a seguito dell’impulso elettrico ricevuto. Il branco di lupi si è quindi velocemente allontanato». Gli studiosi, pur nella consapevolezza che questa prima osservazione non rappresenta, ad oggi, una risposta alle problematiche lamentate sul territorio con decine di predazioni a danno dei cani da caccia, evidenziano che il risultato «mostra la sussistenza dei presupposti necessari per effettuare uno studio più approfondito su questi strumenti».
Ciascun simulacro-esca è stato corredato nelle vicinanze di due fototrappole per immortalare l’azione e il comportamento dei lupi. I «peluche» elettrificati (emettono impulsi innocui, che non compromettono il benessere animale) sono stati installati tra Solaro e Centenaro di Ferriere, nelle vicinanze di Mareto di Farini e infine in un’area vicina a Caserarso di Ferriere. Si tratta di territori montani dove, al pari della Valceno nel Parmense, si sono verificati svariati attacchi e dove a oggi molti cacciatori hanno rinunciato alle battute per timore di perdere i propri cani.
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